Diritto all’onorario per i fornitori di servizi di recupero crediti

Di recente vi è stata in Germania una decisione della Corte federale di giustizia (BHG, Urt. V. 7.03. 2023- VI ZR 180/22) in merito a un fornitore di servizi di recupero crediti che fornisce consulenza automatizzata e fa valere crediti e che di conseguenza può avere un diritto all’onorario derivante dai crediti ceduti. La Corte ha chiarito che il termine "servizio di recupero crediti" non deve essere interpretato in modo troppo restrittivo e che un fornitore registrato può fornire consulenza legale nell'ambito del recupero crediti stragiudiziale.

La decisione sottolinea l'importanza di considerare l'interesse significativo del fornitore di servizi di recupero crediti nel far valere le pretese della parte lesa in modo efficace, evitando un potenziale conflitto di interessi. Inoltre, la Corte riconosce i progressi delle società di legal tech, indicando che il fornitore automatizzato può agire come un ricercatore legale strettamente legato al processo di recupero crediti.

La menzione della vecchia versione del § 4 RDG evidenzia la necessità di valutare se i servizi giuridici influenzino direttamente l'adempimento di altri obblighi di servizio, sottolineando la precauzione per garantire la corretta fornitura di servizi legali.

Infine, il caso specifico riguarda la richiesta di spese legali respinta dall'imputato nonostante il pagamento del risarcimento per il dolore e la sofferenza. La Corte, confermando le decisioni dei tribunali inferiori, ha stabilito che il fornitore di servizi ha diritto a un compenso in base ai diritti ceduti, includendo la consulenza legale nel recupero crediti stragiudiziale.

Complessivamente, la decisione riflette una visione ampia del ruolo dei fornitori di servizi di recupero crediti e conferma la compatibilità della consulenza automatizzata in questo contesto.

 

Dott. Antonino Catalano